Patrizia Caraveo, Astrofisica, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Mostra “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”, fotografo Gerald Bruneau, ©Fondazione Bracco
UNA VITA DA SCIENZIATA
I VOLTI DEL PROGETTO #100ESPERTE
Mostra fotografica
CDI – Centro Diagnostico Italiano Milano, 16 gennaio – 30 giugno 2019
Per la componente femminile del genere umano è giunto il tempo di assumere un ruolo determinante nella gestione del pianeta. La rotta imboccata dal genere umano sembra averci portato in un vicolo cieco di autodistruzione.
Le donne possono dare un forte contributo in questo momento critico.
Rita Levi Montalcini
Chiara Casarotti, Ingegnere, PhD, Capo Dipartimento Supporto all’ Emergenza della Fondazione EUCENTRE (Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica) di Pavia. Mostra “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”, fotografo Gerald Bruneau, ©Fondazione Bracco
Con questa mostra Fondazione Bracco ha voluto rendere omaggio alla scienza al femminile. Alla scienza praticata ad altissimi livelli che non è ostica o noiosa bensì divertente e appassionante. Con queste immagini Fondazione Bracco ha voluto ritrarre l’ingegno al femminile nella speranza di poter contribuire al superamento di pregiudizi e stereotipi sulla pratica scientifica. Benvenuti in questo viaggio che prende spunto dalla banca dati del progetto 100 donne contro gli stereotipi, ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall’Associazione di giornaliste Gi.U.Li.A. in collaborazione con la Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Elisabetta Dejana, Biologa, dirigente dell’Unità di Ricerca sul Sistema Vascolare del Cancro all’Istituto di Ricerca IFOM di Milano, docente di Patologia Generale all’Università Statale di Milano e all’Università di Uppsala, in Svezia. Mostra “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”, fotografo Gerald Bruneau, ©Fondazione Bracco
A spiegare e a interpretare il mondo in tutti i suoi aspetti sono quasi sempre gli uomini, benché le donne esperte ci siano e possano rinnovare un linguaggio mediatico che, ignorandole, trascura una parte numericamente considerevole del pianeta.
Per ovviare a questa lacuna è nato il progetto #100esperte: una piattaforma online comprendente più di 100 nomi di esperte italiane in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), settore strategico per far conoscere e promuovere voci femminili autorevoli che possano essere consultate dai media in caso di dibattiti e interviste.
Dalla piattaforma iniziale si è originato un libro dove le scienziate si descrivono di usamente raccontando della loro vita privata e professionale, mentre altre si presentano con brevi tweet. Nel frattempo la piattaforma si è arricchita di nuovi nomi, grazie all’estensione delle economiste e delle esperte di nanza, settori particolarmente sottorappresentati dalle donne.
Con questa mostra abbiamo pensato di dare non solo una voce, ma anche un volto ad alcune di loro, che si sono rese disponibili per gli scatti del fotografo Gerald Bruneau, rivelando molto spirito e permettendo alle tante donne impegnate ogni giorno in Italia nella ricerca di “uscire allo scoperto”!
La scienza è passione e fare ricerca è il lavoro più bello del mondo. Ne sono convinta da sempre, al punto che quando un giornalista mi chiese di indicare un nome per la rubrica “Il mio eroe” del periodico Sette del Corriere della Sera, non ebbi dubbi e dissi di getto Marie Skłodowska- Curie. Una gura di donna a ascinante, che con un marito e due glie seppe far convivere l’impegno totalizzante di una scienziata da “Nobel” con una piena vita familiare. Marie Curie è la prova che le donne sanno essere formidabili, nella scienza come nella vita.
La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti del mondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico, ma purtroppo il mondo femminile fatica ancora a trovare i giusti riconoscimenti, anche a livello internazionale.
C’è ancora molta strada da fare e in questa direzione si muove il progetto 100 donne contro gli stereotipi, nato prima come una piattaforma, poi con un libro e ora con una mostra di ritratti di alcune di loro che hanno accettato di mettersi in gioco, talvolta in modo spiritoso nei confronti della loro professione.
In questo modo pensiamo di o rire uno strumento concreto di visibilità alle scienziate del nostro Paese che vantano importanti curricula di ricerca a nché divengano voci e volti sempre più presenti nell’arena pubblica.
Non da ultimo confidiamo che il progetto serva alle più giovani, a cui rivolgiamo un appello: non accettate mai il pregiudizio che vorrebbe le donne meno adatte agli studi e alle professioni tecnico-scienti che, le cui competenze sono sempre più richieste dal mondo del lavoro. Fortunatamente le studentesse in molte materie scienti che sono sempre più numerose, con ottimi risultati negli studi. E nelle aziende sono i risultati che contano.
Diana Bracco
Presidente Fondazione Bracco
Luisa Torsi, Chimica, docente all’Università degli Studi di Bari e alla Åbo Akademi University in Finlandia. Mostra “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”, fotografo Gerald Bruneau, ©Fondazione Bracco
I viaggi nella scienza mi hanno sempre affascinato e questa galleria di ritratti mi ha permesso di percorrerne un segmento minuscolo, ma prestigioso, attraverso i volti e le parole di donne che hanno dedicato la propria vita alla ricerca.
Ogni incontro è stato per me occasione di meraviglia, una nestra aperta su universi senza confini, dall’immensità del cosmo alla complessità di una cellula, dalla medicina alla psichiatria, dalla sica alla matematica, dall’in nito all’infinitesimo.
Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di a ermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così di cile, ancora fortemente androcentrico, di dente, discriminante: il volto femminile della ricerca.
Oggi questo volto emerge sempre di più, come è emerso e si è affermato in passato in altri campi come l’arte, la pittura, la letteratura. E forse plasmerà il nostro futuro. Sono donne che posseggono l’ispirazione. “L’ispirazione non è un privilegio esclusivo dei poeti o degli artisti in genere. C’è, c’è stato e sempre ci sarà un gruppo di individui visitati dall’ispirazione. Sono tutti quelli che coscientemente scelgono un lavoro e lo svolgono con passione e fantasia”, dice la poetessa insignita del Nobel Wislawa Szymborska. Ed è infatti la loro essenza di fantasia e di passione, la loro poesia, che ho cercato di cogliere e di ra gurare nelle mie immagini.
Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna, tra la bellezza della vita e la bellezza inanimata degli strumenti e delle formule, tra i misteri della scienza e quello che per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona che incontro.
Se è vero che la scienza ha una grande bellezza, come scriveva Marie Skłodowska Curie, sicuramente le donne ritratte in questa galleria la incarnano.
Gerald Bruneau
Numerose ricerche sulla presenza femminile nell’informazione dimostrano che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini: nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del Global Media Monitoring Project 2015. Eppure le esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico, che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l’apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società: dalla politica alla scienza.
Per questo l’Osservatorio di Pavia e l’associazione Gi.U.Li.A., in collaborazione con la Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, hanno lanciato http://www.100esperte.it, una banca dati online, inaugurata nel 2016 con 100 nomi e CV di esperte di STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), uno dei settori storicamente sotto- rappresentati dalle donne e al contempo strategici per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese.
Il sito è stato ideato e costruito per crescere nel tempo, incrementando il numero di esperte e ampliando anche i settori disciplinari. Le esperte di STEM hanno oramai superato quota 100. Nel 2018 la banca dati è stata estesa al settore dell’Economia e Finanza che conta già oltre 50 nomi. Il 2019 sarà dedicato alla politica internazionale.
Stereotipi e pregiudizi sulle donne fanno pagare al mondo un significativo costo di mancata crescita. Valorizzare il lavoro delle esperte vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul nostro futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza, per tutti.
La selezione delle esperte – sotto la supervisione di un Comitato Scientifico – è stata realizzata in collaborazione con il Centro Genders dell’Università degli Studi di Milano per le STEM e con l’Università Bocconi per l’area Economia e Finanza.
I criteri di selezione e di accesso alla banca dati sono spiegati dettagliatamente su 100esperte.it.
Maria Pia Abbracchio
Farmacologa, docente di Farmacologia, Prorettrice Vicaria e Prorettrice a Strategie e Politiche della Ricerca dell’Università Statale di Milano, Vicepresidente di Gruppo 2003 per la ricerca scientifica. A capo di un gruppo di ricerca costituito da 12 scienziati, da sempre studia il cervello, che è la sua grande passione, indagando in particolare una serie di molecole, le purine, che regolano le cellule staminali endogene. Ha scoperto così che anche nel cervello degli adulti ci sono cellule staminali silenti che si possono rigenerare, aprendo nuove prospettive per la cura delle malattie neurodegenerative, dall’Alzheimer, alla SLA, fino alla sclerosi multipla. Nel 2016 è stata selezionata dall’Assemblea per il premio Nobel a far parte del gruppo di scienziati invitati ogni anno a proporre candidature per il premio Nobel in Fisiologia e Medicina.