
Attivare lo sguardo e scoprire nella realtà cose che non si vedevano prima, dare alla realtà un altro significato e trovare il modo giusto per rappresentare fotograficamente ciò che si vede.
Ma da dove possiamo iniziare il nostro viaggio di scoperta della realtà? Possiamo partire proprio da casa. Osserviamola. Il comodino, il bicchiere dell’acqua, un giornale. A volte non si riesce a prendere sonno, e il viaggio può iniziare proprio da lì.

Il modo per capire come attivare lo sguardo è proprio cominciare ad andare oltre.
Viaggiare stanca, ma, nonostante tutto, il viaggio continua.

Non occorre andare lontano o in posti esotici per cogliere immagini interessanti o diverse. La diversità deve essere nel nostro “guardare”. Bisogna sempre muovere gli occhi e i piedi, poi lo zoom, perché si rischia di non raccontare nulla. Allora bisogna pensare l’immagine prima: “pensate le immagini prima ancora di accendere la fotocamera”, suggerisce Rino Giardiello.
La fotografia non è solo l’Arte del rappresentare, ma – soprattutto – è l’arte del guardare, è l’arte del “vedere” le cose.
“L’arte del vedere” è, infatti, il titolo della lezione tenuta da Rino Giardiello per il laboratorio del Progetto di Interni del Co.De. (Corso di laurea triennale Community Design). Una lezione che entra nelle case degli studenti, purtroppo obbligati alla didattica a distanza a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da covid19.
Le immagini condivise e le parole del fotografo raccontano alcune delle sue esperienze lavorative e progetti, mostrano quali sono le regole compositive della fotografia, quelle regole che bisogna conoscere per poi dimenticarle.
L’articolo completo è su Nadir Magazine in questa pagina.