
UNA STREET A PASSO DI DANZA
di Patrik Jankowski
É quello che ho pensato guardando le foto di Street di Rino Giardiello che, ci tiene a specificarlo, non è un fotografo di Street. Sembrano la coreografia di un balletto un attimo prima che inizi la musica o le comparse di un film messe in posa dal regista prima del classico “Ciak, si gira”.
Ognuno è al suo posto, studiato con cura.
Un cenno del regista e la scena prende vita, gli attori si muovono in modo apparentemente casuale, ma perfetti nelle azioni e nelle posizioni. I movimenti sembrano studiati, eppure sono solo piccole scene di vita immortalate al momento giusto.
Rino Giardiello preferisce fotografare direttamente in bianconero “Così mi concentro sulle azioni, la composizione, cerco di prevedere quello che avverrà tra un istante e non mi lascio distrarre dai colori” e usa un obiettivo fortemente grandangolare su una fotocamera compatta che gli permette di avvicinarsi senza dare nell’occhio.
“Robert Capa diceva: Se le vostre foto non sono abbastanza buone, non siete abbastanza vicino“ – spiega Rino Giardiello mostrandomi la sua fotocamera compatta, una Sigma dp0 Quattro dotata di obiettivo 14mm – “ed un obiettivo supergrandangolare mi fa entrare nella scena anche se rende più complesso armonizzare i tanti elementi che s’inquadrano. In questo, l’occhio allenato alla fotografia di Architettura, mi permette di comporre l’immagine d’istinto lasciandomi la possibilità di concentrarmi sui soggetti”.
Rino Giardiello valuta lo spazio intorno a noi mentre parla con me seduto al tavolino di un bar nel centro di Varsavia, identifica il posto con la luce giusta e la quinta migliore, scruta la gente e si avvicina con naturalezza. Attende che si crei la situazione che ha previsto e finalmente scatta la foto.
Nella scena ci sta dentro. E noi con lui.
Patrik Jankowski
Rino Giardiello vive in Italia. Fotografo professionista, fondatore e direttore della rivista fotografica “Nadir Magazine”, esperto utilizzatore di fotocamere dotate di sensore Foveon e “Sigma Ambassador”.