LIMES vs MIGRANT JOURNAL

 

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LA RAPPRESENTAZIONE DELLE MIGRAZIONI E LA CARTOGRAFIA DEI CONFLITTI IN DUE PROGETTI DI INFORMAZIONE GEOPOLITICA DAL FORTE IMPATTO NARRATIVO.

MIGRATIONS REPRESENTATION AND CONFLICTS MAPS: TWO HIGHLY SUGGESTIVE GEOPOLITICAL PROJECTS 

Come si può tracciare il circuito delle migrazioni? Con quali metodi e con quali strumenti? Quali sono i suoi indicatori visibili e quale l’impatto sulle realtà «di arrivo»? Può il dibattito pubblico sulla migrazione ridurre un fenomeno ancestrale, connaturato all’esistenza stessa dei gruppi umani e allo sviluppo delle loro culture, a considerazioni di ordine meramente poliziesco? Come l’editoria, anche attraverso l’uso di carte, info-grafiche, ed altri strumenti di organizzazione spaziale dell’informazione, si approccia alla riflessione su un fenomeno che pare investire (e preoccupare) ogni settore delle attuali società europee?

How can we track migration flows? Which methods and instruments are most suitable for this task? Which markers can we use to identify the changes brought by migrations flows? Can public debate effect this phenomenon? Given the use of maps, infographics and other means of classifying and conveying information, how does the publishing sector relates to an event that is hitting each area of contemporary society?
Fondata nel 1993, subito dopo il crollo del muro di Berlino, Limes si è affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa.

Founded in 1993 right after the fall of the Berlin Wall, Limes highlights the new dynamics born from the collapse of those borders, migration playing a very important role in this scenario.

Migrant Journal è un progetto editoriale che prevede 6 uscite con l’obiettivo di esplorare le modalità di circolazione di persone, merci, informazioni e anche fauna e flora e il loro impatto sullo spazio.

Migrant Journal explores the circulation of people, goods, information, but also fauna and flora, around the world and the transformative impact they have on space.

INTERVENTI:
Maps/Multitudes
Dámaso Randulfe, Editor of Migrant Journal. Lecturer at The Cass School of Art, Architecture and Design (London)

Il mediterraneo è pietra
Laura Canali, Artista cartografa di Limes – Rivista Italiana di Geopolitica e MacroGeo

#talk

Saturday 3 February – h 17.30

99objects – Issue2 / collezionare negli anni ’90 
With:

PetriPaselli, artists

Simone Sbarbati, co-founder and director of FrizziFrizzi

#workshop

PALAZZO RE ENZO

Sabato, 3 febbraio; h.18.00-20.00
Domenica, 4 febbraio; 15.30-17.30
Domenica, 4 febbraio; 18.00-20.00

UGA BUGA FLAGS: GO CORITA! GO
SILKSCREEN JUNGLE OF THE URBAN SURVIVOR

 Laboratorio di serigrafia applicata ad oggetti di recupero
a cura di CNOS-FAP Emilia Romagna –

Quota di partecipazione (IVA esclusa): € 30,00
Max. 10 partecipanti

 Materiali di recupero dal mondo della comunicazione di massa, stampa sperimentale, azione urbana: questi sono gli elementi principali che ha combinato Corita Kent. Partendo da questo stimolo “Silkscreen jungle of the urban survivors” intende offrire a i partecipanti la possibilità di fabbricarsi device urbani volti all’interazione con la metropoli, avvalendosi di supporti di recupero, sovrastampandoli, ri-allestendoli e reinterpretandoli: che si tratti di un indumento, di una scatola o di un poster.

In questo primo anno del progetto Let’s Play Vet i partecipanti ai workshop potranno sperimentare la stampa serigrafica: processo low tech, a volte low cost, ma tutt’altro che cheap; la sua estrema versatilità consente infatti alti livelli di sperimentazione su un’infinita varietà di supporti.

 

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