GENOVA: COLLEZIONARE FOTOGRAFIA

201702_deniscurti.jpgMartedì 28 Febbraio 2017 alle 18.00
presso Spazio46 di Palazzo Ducale a Genova,
appuntamento con Un’ora d’arte a cura di Virginia Monteverde.

Clelia Belgrado incontra Denis Curti

Orientarsi nel mondo nel mercato delle immagini, tra fotografia e arte contemporanea? La situazione sul mercato delle opere fotografiche – in espansione e crescita – a partire dall’Italia. “Un punto di vista non particolarmente agiato data la scarsa esperienza maturata in Italia in questo specifico settore» – come afferma Denis Curti – e proprio per questo, terreno fertile per chi appassionato non solo di fotografia, cova l’ambizione e la voglia di iniziare a collezionare e conoscere meglio le regole di un mercato che giorno dopo giorno trova una sua precisa definizione».

Una chiacchierata fra domande e risposte sul collezionismo fotografico cercando di rintracciare le ragioni storiche ed estetiche della presenza, all’interno del mercato dell’arte contemporanea, della fotografia vissuta come parte integrante dell’offerta e quindi del mercato dell’arte. Sul tema quanto mai controverso, del “valore della fotografia”: cosa lo determini e da cosa dipenda. La tiratura di un’opera, l’importanza del percorso artistico dell’autore, il valore e il ruolo sul mercato delle opere “vintage” e delle stampe contemporanee.

Denis Curti
Direttore artistico della Casa dei TRE OCI di Venezia.
Direttore artistico de IL FOTOGRAFO
Direttore artistico del Festival di Fotografia di Capri
Fondatore, oggi supervisor, del Master post universitario di Fotografia realizzato in collaborazione con NABA e Fondazione FORMA.
Consulente della Fondazione di Venezia per la gestione del patrimonio fotografico
Cofondatore della società PICC (Photography Italian Culture Capital)
Fondatore di Still – fotografia, show room e galleria. http://www.stillfotografia.it
Dal 2005 al 2014 direttore di Contrasto – Milano e vicepresidente della Fondazione Forma a Milano
In passato direttore artistico del Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone, della Biennale Internazionale di Fotografia di Torino.
Per oltre 15 anni giornalista e critico fotografico per le pagine di Vivimilano e Corriere della Sera
Esperto del mercato del collezionismo legato alla fotografia, negli anni 2002-2003 curatore delle prime astefotografiche di Sotheby’s a Milano.
Dal 1995 al 2002 direttore della Fondazione Italiana per la Fotografia.
Negli anni ‘90 direttore della scuola di Fotografia dell’Istituto Europeo di Design di Torino.
Curatore di mostre e rassegne fotografiche e autore di diversi libri sulla fotografia, fra questi, Collezionare fotografia del 2010 (con nuova edizione del 2013) per le edizioni Contrasto

Clelia Belgrado
Laureata in lettere (Bachelor of Fine Arts) presso l’Università di La Trobe, Melbourne, Australia. Vive e lavora a Genova. Si avvicina alla fotografia nel 1997 frequentando corsi e workshops in Italia e all’estero Nel 1999 incontra Doug Beasley, frequenta i suoi corsi del Photographic Arts Retreat Center” nel Minnesota USA, iniziando così una ricerca ed un percorso fotografico sulle varie etnie e culture dei popoli delle Americhe (Messico, Guatemala, Perù e le riserve indiane dei Lakota Sioux in Sud Dakota e Navaho e Hopi in Arizona – USA). Nel 2004 inizia una collaborazione con Joe Englander Photography, Dallas USA, insegnando “Italy, the Environmental Portrait”.
Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive fra cui “Mynanmar, Birmania: Luce, Acqua, Presenze” con la presentazione del volume fotografico “Myanmar” edito da Silvana Editoriale, Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo, Genova.
Oltre alle varie pubblicazioni di cataloghi, le sue foto sono state pubblicate in varie riviste e quotidiani fra cui Immagini Foto Pratica – Design Diffusion Edizioni – e Shots – Afterimage Editions USA.
Dal 2009, anno della sua fondazione, dirige la VisionQuesT contemporary photography. Oltre a mostre personali e collettive, partecipazione a Fiere, lo Studio pubblica cataloghi, organizza conferenze, incontri con fotografi, curatori, critici, scrittori, presentazione libri, Workshops, e collabora con diverse Istituzioni come Musei e Gallerie Nazionali.

Il nome VisionQuesT deriva dalla cultura tradizionale dei nativi dell’America Settentrionale ed è un rito di passaggio, un urlo liberatorio. Un viaggio all’interno della natura, alla ricerca di una guida personale e spirituale. Una scoperta interiore, un’apparizione, una visione, che fornisce significato profondo e direzione alla vita. Portare questa ricerca, e il senso stesso della visione, all’interno di un luogo dove i diversi percorsi della fotografia possano essere visti e apprezzati da tutti.

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